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In questa guida spieghiamo come scrivere una ricevuta per acconto di denaro e proponiamo un fac simile Word da utilizzare come esempio.
Come Compilare un Ricevuta per Acconto di Denaro
Capita spesso di saldare in contanti e in questo caso è bene richiedere una quietanza che attesti l’avvenuta consegna del denaro. Vediamo, qui di seguito, quali sono gli effetti giuridici della ricevuta di pagamento, un documento in cui dovrà essere presente la firma della parte creditrice.
Per l’acquisto di beni e servizi si possono scegliere differenti modalità di pagamento. Oltre a quelle tracciabili, fra cui l’assegno bancario e il bonifico, esiste la possibilità di versare un acconto oppure di estinguere del tutto il debito in contanti.
Coloro che effettuano un pagamento con soldi liquidi in favore di un’altra persona potrebbero aver bisogno di una ricevuta, quindi di un’attestazione in carta semplice che riporta la firma del creditore e con la quale sarà possibile provare di aver consegnato il denaro. Il documento dovrà pertanto riportare non solo l’importo versato, ma anche la dicitura di non aver più nulla a pretendere dalla controparte per l’obbligazione specificata nell’oggetto.
Naturalmente la ricevuta di pagamento può essere rilasciata pure a titolo di acconto. In circostanze del genere il debitore non verrà liberato dall’intera obbligazione, ma soltanto in parte, ovvero per la quota corrisposta. L’efficacia di questo atto si paragona alla confessione, per cui non potrà essere contestata mediante ulteriori prove, come ad esempio la testimonianza.
Occorre fare presente che chi effettua un pagamento ha sempre il diritto di chiedere e ottenere la ricevuta e non solo quando il versamento avviene in contanti, ma anche con forme tracciabili come l’assegno non trasferibile o il bonifico bancario.
Scrivere una ricevuta di pagamento è molto semplice e alla portata di tutti, considerando che la normativa in vigore non prescrive forme particolari. L’unica cosa da fare è prestare attenzione nell’identificare le parti coinvolte, cioè il creditore e il debitore, oltre che l’obbligazione. Non dovranno poi mancare l’importo, la data e le firme.
Prima di capire a fondo come predisporre una ricevuta di avvenuto pagamento in maniera chiara e senza errori, è bene elencare alcuni chiarimenti di carattere legale, utili per comprendere al meglio la funzione di questo documento.
La finalità di una ricevuta di pagamento è fornire una quietanza alla parte debitrice, ovvero la prova dell’avvenuta estinzione, totale o parziale, del debito. In questa maniera, il documento, quando ben conservato, potrà essere esibito anche in corso di un giudizio per contrastare le pretese illegittime del creditore.
La mancanza di una ricevuta o lo smarrimento della stessa non impediscono di dimostrare che il debito è stato saldato con altri mezzi, ma potrebbero rendere la prova più ardua. La ricevuta scritta, infatti, rappresenta la modalità più sicura, perché difficilmente contestabile dal creditore che l’ha firmata consapevolmente, salvo riuscire a dimostrare che la sigla di pugno sia stata estorta con violenza o inganno.
In ogni caso il debitore può provare senza alcuna complicazione di aver consegnato la somma quando il versamento è avvenuto a mezzo bonifico, carta di credito, bancomat oppure assegni. In situazioni di questo tipo la dimostrazione è costituita dagli estratti del conto bancario o postale, dai quali si evince chiaramente il passaggio del denaro da un soggetto all’altro.
La questione, invece, si complica nel momento in cui il pagamento avviene con denaro liquido e pertanto il saldo si può appurare ricorrendo ad altri indizi, come il comportamento tenuto dalle parti prima e dopo la consegna della somma. Ad esempio, se un contratto prevede che l’invio della merce avverrà solo dopo il pagamento del prezzo e il venditore ha provveduto alla spedizione, difficilmente questi potrà poi dichiarare di non aver ricevuto alcun importo. Egli, infatti, ha subordinato l’inoltro dei beni al saldo, per cui il comportamento implica una confessione, cioè l’avvenuto adempimento della parte acquirente.
L’estinzione di quanto dovuto si può inoltre provare con i testimoni, ma il ricorso a questo tipo di prova è ammesso per i contratti che hanno un valore maggiore di 2,58 euro. L’articolo 2721 del codice civile, a tal riguardo, prevede che il giudice possa disporre di un certo margine di flessibilità, considerando la qualità delle parti, la natura del contratto e altre utili circostanze.
Per provare di avere pagato si può anche fare riferimento alla natura stessa del contratto. Esistono degli accordi commerciali che vengono eseguiti nel momento in cui si verifica la relativa conclusione. Basti pensare all’acquisto di un quotidiano dal giornalaio, una compravendita che comporta il pagamento all’atto della consegna del giornale. In tal caso spetta al creditore dimostrare di non aver ricevuto denaro, dunque sarà chiamato a fornire la prova di un patto contrario all’uso del pagamento istantaneo.
Discorso a parte vale per la corresponsione dello stipendio, che non può mai avvenire in contanti, ma soltanto con bonifico bancario, salvo eventuali anticipi di cassa o rimborsi spese sostenute per conto del datore. Di conseguenza l’estratto conto diventa l’unica prova ammessa per contestare il mancato accredito della retribuzione. In assenza di bonifico anche la firma sulla busta paga a titolo di quietanza non è sufficiente.
La ricevuta di pagamento non è altro che un documento in carta semplice, esente da bolli, ma per importi maggiori a 77,47 euro occorre applicare una marca da 2 euro da acquistare presso le tabaccherie. Volendo la ricevuta può essere fornita mediante lo scambio di una pec o di un pdf allegato alla mail e riportante la firma digitale.
Diversamente da quello che si potrebbe pensare, la ricevuta di pagamento non deve essere un documento autonomo, in quanto potrebbe essere una clausola del contratto. Ad esempio, si pensi alla compravendita o al compromesso per l’acquisto di un immobile, in cui il venditore dichiara di ricevere una somma di denaro e di darne relativa quietanza. Questa formula rappresenta una confessione, per cui non è necessario predisporre e firmare un’altra ricevuta separata.
Alla luce di quanto spiegato, coloro che pagano un debito, anche solo in parte, hanno sempre il diritto di richiedere e ottenere una ricevuta di pagamento. Questo vale pure se l’estinzione dell’obbligazione è avvenuta con sistemi tracciabili come il bonifico bancario e per ogni genere di rapporto, quale affitto, risarcimento.
La ricevuta di pagamento rappresenta una confessione resa al di fuori di un giudizio, per cui non può essere sconfessata dal suo autore e il giudice sarà chiamato a tenerne conto, salvo che la dichiarazione sia stata estorta con inganno o violenza. Può comunque capitare che la ricevuta non sia sufficientemente chiara. In questi casi la parte creditrice potrebbe non aver ricevuto la somma e dimostrare che l’importo era stato consegnato per saldare un differente debito.
A titolo di esempio, immaginiamo che un soggetto deleghi un’impresa di ristrutturazioni per eseguire svariati interventi e che un giorno versi 1000 euro. L’impresa rilascia la quietanza senza però specificare a quale titolo. Dopo un po’ di tempo la stessa società presenta una fattura di 5000 euro per la pavimentazione di una stanza. Il proprietario, invece, sostiene di aver pagato ma il creditore potrà dimostrare che detto saldo è avvenuto per coprire le spese vive per l’acquisto di rivestimenti.
Per la ricevuta di pagamento vale la regola della libertà della forma, ma non dovranno mancare alcuni elementi, quali le parti, il debito a cui copertura viene effettuato il pagamento, la data, l’importo versato e le firme dei contraenti.
Le parti dovranno poi specificare la dicitura di non aver più nulla a che pretendere o che l’importo è versato a titolo di acconto, rispettivamente in caso di estinzione totale o parziale dell’obbligazione. L’assenza di tali formule non rende nulla la quietanza. In caso di dubbi è bene rivolgersi a un legale, in modo da evitare errori che possano rendere l’atto poco chiaro e quindi possibili contenziosi futuri.
Modello di Ricevuta per Acconto di Denaro
Di seguito si trova un fac simile ricevuta per acconto di denaro che è possibile utilizzare come bozza. Il documento di esempio è in formato DOC, può di conseguenza essere aperto e compilato con Word, convertito in PDF o stampato.