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In questa guida spieghiamo come funziona la vendita tra privati visto e piaciuto e mettiamo a disposizione un modulo vendita tra privati visto e piaciuto Word e PDF.
Come Funziona il Contratto di Vendita tra Privati Visto e Piaciuto
La vendita tra privati rappresenta una pratica comune e diffusa, che consente a individui di scambiare beni usati in modo diretto e spesso vantaggioso per entrambe le parti coinvolte. Uno degli aspetti cruciali di tali transazioni riguarda l’accordo sullo stato dell’oggetto venduto, specialmente quando si tratta di beni usati che possono presentare vizi, difetti o imperfezioni estetiche. In questo contesto la clausola visto e piaciuto rappresenta una soluzione pratica per chiarire le condizioni dell’oggetto e prevenire future contestazioni tra venditore e acquirente. Questo tipo di clausola viene solitamente utilizzato quando il contratto riguarda un oggetto usato, le cui condizioni non sono ottimali e potrebbero presentare difetti visibili o non immediatamente riconoscibili, come nel caso di un’automobile con graffi superficiali o macchie sui sedili. L’accettazione preventiva da parte dell’acquirente attraverso la clausola visto e piaciuto serve a evitare successive contestazioni, stabilendo chiaramente che l’acquirente ha esaminato l’oggetto e ne ha accettato le condizioni al momento dell’acquisto.
Bisogna però sapere che la clausola visto e piaciuto ha dei limiti. Essa può infatti escludere solo le eccezioni relative a vizi visibili o conoscibili al momento della conclusione del contratto. Questo significa che eventuali difetti occulti, ossia quelli che non possono essere rilevati con un’ordinaria diligenza o che sono stati deliberatamente nascosti dal venditore, rimangono comunque contestabili dall’acquirente. Per esempio, nel caso di un’automobile di seconda mano, un rumore anomalo al motore potrebbe essere considerato un vizio visibile poiché può essere rilevato con una semplice prova su strada. Al contrario, un difetto di funzionamento del tettuccio apribile, dal quale cade l’acqua piovana, potrebbe essere considerato un difetto occulto se non immediatamente visibile o riconoscibile durante l’ispezione iniziale. Questo equilibrio garantisce che la clausola visto e piaciuto non diventi uno strumento per eludere responsabilità legali in caso di frodi o omissioni intenzionali da parte del venditore.
L’assenza della clausola visto e piaciuto nel contratto di vendita non elimina ovviamente le tutele previste dal Codice Civile italiano. In assenza di tale clausola, l’acquirente mantiene il diritto di sollevare contestazioni per difetti di funzionamento entro 8 giorni dall’acquisto per le vendite tra privati. Questo termine si estende a 60 giorni quando si tratta di vendite tra un consumatore e un’azienda o un professionista. Questi termini sono stabiliti per garantire una protezione adeguata all’acquirente, permettendogli di verificare lo stato dell’oggetto acquistato e di richiedere eventuali rimborsi o riparazioni in caso di difetti scoperti post acquisto. Se, però, il venditore ha occultato dolosamente un difetto, questi termini non sono applicabili, e l’acquirente può agire legalmente per ottenere un risarcimento.
La giurisprudenza ha chiarito che, anche se il contratto di vendita include la clausola visto e piaciuto, il consumatore è comunque protetto dai vizi occulti. La clausola, infatti, si riferisce esclusivamente allo stato apparente del bene, quello che è visibile e manifesto al momento dell’acquisto. Non può essere interpretata come un’accettazione incondizionata dello stato del bene, che escluda la possibilità di contestare vizi occulti o difetti non rilevabili con l’ordinaria diligenza. La Corte di Cassazione ha stabilito che un consumatore che acquista un oggetto usato è comunque protetto dai vizi occulti, anche se ha firmato la clausola visto e piaciuto. Questo principio è stato rafforzato dai principi contrattuali di equità e buona fede, che impongono al venditore di fornire informazioni veritiere e complete sull’oggetto venduto. In un caso emblematico, la Cassazione ha accolto il ricorso di un acquirente che, nonostante le rassicurazioni del venditore sul perfetto stato di funzionamento di un’automobile, ha scoperto dopo l’acquisto danni non riconducibili a urti o collisioni, dimostrando così la validità della protezione legale contro i vizi occulti.
Inoltre, quando si inserisce la clausola visto e piaciuto in un contratto di vendita di un bene usato, è essenziale che essa sia formulata in modo chiaro e comprensibile. La clausola non deve essere semplicemente una dichiarazione di stile, ma deve determinare una limitazione della garanzia per i vizi visibili della cosa, purché la clausola stessa sia espressa in maniera chiara. Questo significa che il venditore deve specificare esattamente quali aspetti dell’oggetto sono stati accettati così come visti e piaciuti, evitando ambiguità che potrebbero portare a malintesi o a contestazioni future. In contesti di contrattazioni elementari, come le vendite tra privati, questa chiarezza è particolarmente importante per assicurare che entrambe le parti abbiano una comprensione univoca dei termini dell’accordo.
Vediamo ora come si compila il modulo vendita tra privati visto e piaciuto messo a disposizione in questa pagina.
Iniziamo con l’introduzione del contratto, che definisce le parti coinvolte. Nella parte iniziale, si identificano chiaramente il venditore e l’acquirente, includendo informazioni personali essenziali come nome, cognome, luogo e data di nascita, residenza, indirizzo, numero di telefono, email e codice fiscale. Questi dettagli sono fondamentali per identificare in modo univoco le parti e per eventuali necessità legali future. È importante che entrambe le parti inseriscano correttamente i propri dati per evitare ambiguità.
Il primo articolo riguarda l’oggetto della vendita. Qui, il venditore trasferisce la proprietà del bene all’acquirente, che accetta il trasferimento alle condizioni stabilite. È essenziale descrivere in modo dettagliato il bene oggetto della vendita, specificando marca, modello, caratteristiche tecniche e qualsiasi altro dettaglio rilevante che possa influenzare la valutazione dell’acquirente.
Il secondo articolo tratta del prezzo della vendita. In questa sezione, si indica l’importo concordato in Euro che l’acquirente si impegna a pagare al venditore. È importante che il prezzo sia chiaramente indicato per evitare malintesi. Inoltre, si specifica che il pagamento verrà effettuato contestualmente alla sottoscrizione del contratto, fornendo così una garanzia al venditore di ricevere il corrispettivo pattuito. La quietanza di ricevimento del pagamento deve essere fornita dal venditore, certificando che il pagamento è stato effettuato.
La terza sezione riguarda la consegna del bene. In questo articolo, si stabilisce che il bene verrà consegnato all’acquirente al momento della firma del contratto. È consigliabile specificare il luogo e l’ora della consegna per garantire che entrambe le parti siano presenti e che la transazione avvenga in modo trasparente e sicuro. La consegna immediata al momento della firma assicura che l’acquirente possa verificare lo stato del bene e confermare la sua accettazione.
Il quarto articolo si focalizza sulle garanzie. L’acquirente dichiara di aver visionato il bene, di averlo trovato di suo gradimento e privo di vizi apparenti, accettando il bene nelle condizioni in cui si trova. Questa dichiarazione è fondamentale per rafforzare la clausola “visto e piaciuto”, indicando che l’acquirente ha esaminato attentamente il bene e ne ha accettato lo stato attuale. Tuttavia, è importante ricordare che questa clausola non esclude la possibilità di contestare difetti occulti che non erano visibili al momento dell’acquisto o che sono stati nascosti dolosamente dal venditore.
Il quinto articolo riguarda la risoluzione del contratto in caso di inadempimento. Se l’acquirente non paga il corrispettivo pattuito secondo le modalità stabilite nel secondo articolo, il venditore ha il diritto di risolvere il contratto. Questo significa che il venditore può annullare la vendita e recuperare il bene venduto, proteggendo così i propri interessi finanziari. È essenziale che queste condizioni siano chiaramente definite per evitare ambiguità e garantire che entrambe le parti comprendano le conseguenze di un eventuale inadempimento.
La sesta sezione include le disposizioni generali del contratto. Qui si specifica chi sarà responsabile delle imposte di registrazione e delle tasse di bollo, solitamente suddivise equamente tra venditore e acquirente, salvo diversa indicazione. Inoltre, si stabilisce che qualsiasi modifica al contratto deve essere effettuata per iscritto, garantendo così che tutte le variazioni siano documentate e concordate da entrambe le parti. Questa clausola è fondamentale per mantenere l’integrità del contratto e prevenire modifiche unilaterali.
Infine, l’ultimo articolo definisce il foro competente per qualsiasi controversia derivante dall’interpretazione o esecuzione del contratto. Specificare un foro competente, solitamente la città di residenza di una delle parti o una località concordata, è importante per determinare dove verranno risolte eventuali dispute legali. Questa chiarezza aiuta a prevenire conflitti futuri riguardo alla giurisdizione in cui si dovranno affrontare le controversie.
Il contratto si conclude con una dichiarazione di redazione, conferma e sottoscrizione in una data e luogo specificati, seguito dalle firme del venditore e dell’acquirente. Questo atto formale rappresenta l’accordo definitivo tra le parti e sancisce l’impegno reciproco a rispettare i termini stabiliti.
Modello Vendita tra Privati Visto e Piaciuto Word
Il fac simile vendita tra privati visto e piaciuto Word può essere modificato in modo da essere adattato alle proprie esigenze.
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Modulo Vendita tra Privati Visto e Piaciuto PDF
Il modulo vendita tra privati visto e piaciuto PDF editabile può essere compilato seguendo le indicazioni che sono state fornite all’interno della guida.