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In questa guida spieghiamo come funziona il conferimento ditta individuale in Srl e proponiamo un fac simile perizia conferimento ditta individuale in Srl Word da utilizzare come esempio.
Perizia di Conferimento Ditta Individuale in Srl
Trasformare una ditta individuale in una società a responsabilità limitata è un passo che molti imprenditori decidono di compiere per diversi motivi legati sia alla gestione fiscale che alla protezione del patrimonio personale. Non esiste un momento preciso in cui tale operazione debba essere effettuata, visto che la decisione dipende da una valutazione di convenienza che tiene conto del livello di tassazione, dell’esposizione al rischio e dell’esigenza di tutelare i propri beni. Alcuni imprenditori scelgono di avviare un processo di trasformazione quando gli utili dell’attività crescono al punto da rendere il prelievo fiscale sulla ditta individuale troppo oneroso. Altri, invece, si focalizzano soprattutto sulla questione della responsabilità illimitata che contraddistingue la ditta individuale, desiderando porre un confine netto tra il patrimonio dell’azienda e quello personale. In più, l’aumento degli investimenti in beni immobili, capannoni, macchinari e attrezzature fa emergere con maggiore urgenza il bisogno di protezione e separazione tra attività e sfera privata, poiché rischi imprenditoriali elevati possono compromettere seriamente la situazione patrimoniale di una persona fisica.
È importante comprendere come, con la ditta individuale, l’imprenditore risponda con tutti i suoi beni verso eventuali creditori, rischiando di perdere la casa, il conto corrente e qualsiasi altro asset personale qualora dovesse incorrere in problemi di natura economica o legale connessi all’attività. La forma della srl (Società a Responsabilità Limitata) riduce questa responsabilità poiché il socio, in linea generale, risponde soltanto nei limiti di quanto conferito nel capitale sociale. In altre parole, la forma societaria consente una sorta di “blindatura” dei propri beni, obiettivo prioritario per chiunque voglia mettere al riparo la propria serenità personale e familiare. Spesso capita che l’imprenditore si renda conto di quanto sia rischioso continuare con una ditta individuale quando il giro d’affari cresce o quando i creditori potenziali aumentano. A quel punto, la trasformazione in srl diviene non solo un’opportunità di migliorare la struttura fiscale, ma anche di mitigare i pericoli che incombono sul patrimonio personale.
Un altro aspetto da non trascurare riguarda la tassazione. Quando gli utili di una ditta individuale raggiungono cifre consistenti, ci si accorge che l’aliquota IRPEF (proporzionata alla persona fisica) diventa piuttosto elevata. Superate certe soglie, infatti, il carico fiscale può erodere una parte significativa dei profitti. Diverso è il discorso per chi, invece, registra utili molto bassi: in questo caso, l’imprenditore deve chiedersi se l’attività sia realmente profittevole o se sussistano problemi di vendita, di margine o di struttura dei costi. Però, il passaggio a una srl rimane una scelta da valutare con l’ausilio di consulenti esperti, perché, oltre alla questione fiscale, vi sono anche costi e adempimenti propri delle società di capitali. Non bisogna dimenticare, infatti, che una srl comporta più obblighi, come la tenuta di una contabilità ordinaria e la necessità di redigere il bilancio, depositandolo annualmente. Ciò detto, nella maggior parte dei casi, il beneficio di un’aliquota fissa (quella dell’IRES, attualmente più bassa delle aliquote IRPEF più alte) e la protezione del patrimonio personale compensano ampiamente gli oneri aggiuntivi. Chi decide di adottare lo strumento della srl si rende conto anche di un ulteriore vantaggio: la possibilità di accedere con maggiore facilità a finanziamenti di terzi e ad accordi con partner commerciali o investitori. La forma societaria, infatti, trasmette spesso una solidità e una struttura organizzativa che possono risultare più attraenti per potenziali soci o creditori. Non è un caso che in molti considerino la srl come lo schema societario più apprezzato da chi possiede capitali ingenti, pur essendo alla portata di realtà di dimensioni ridotte.
Per effettuare la trasformazione da ditta individuale a srl in modo corretto, si ricorre abitualmente al conferimento, una procedura disciplinata dalla normativa in materia di imposte sui redditi. Il conferimento consente di trasferire denaro, beni e crediti alla nuova entità societaria (o a una già esistente), dando continuità all’attività d’impresa. Ciò differisce dalla cessione d’azienda, con la quale invece cessa l’attività precedente a beneficio di un nuovo soggetto. Conferire l’azienda in una srl significa, in sostanza, “trasportarne” l’intera operatività, mantenendo la stessa clientela, gli stessi fornitori e lo stesso patrimonio, ma incastonandoli in una forma giuridica più protettiva. In questo modo, l’imprenditore non si trova a dover chiudere una realtà imprenditoriale per aprirne un’altra completamente distinta, ma mantiene un filo di continuità che si traduce in vantaggi anche sul piano burocratico e commerciale. Spesso, la prassi prevede la richiesta di una perizia giurata a un revisore legale che valuti il valore effettivo dei beni e dell’avviamento dell’attività. La valutazione stabilisce il cosiddetto valore di conferimento, fondamentale per determinare la quota di capitale sociale che l’imprenditore potrà acquisire all’interno della srl.
Nel momento in cui si effettua il conferimento, il legislatore prevede un regime agevolato grazie all’articolo 176 del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi), che consente di realizzare questa operazione senza dover subire un immediato aggravio fiscale. Per l’imprenditore, ciò significa non dover pagare tasse aggiuntive al momento stesso del trasferimento dell’azienda nella srl, almeno finché i valori contabili coincidono con quelli effettivi. Bisogna, però, fare attenzione all’eventuale plusvalenza: se il valore dell’avviamento e dei beni conferiti risulta maggiore di quanto contabilizzato, si potrebbe generare una plusvalenza tassabile. È bene, quindi, coordinarsi con professionisti esperti che possano valutare l’opportunità di inserire determinate voci in modo tale da non gonfiare artificiosamente il valore dell’azienda o, al contrario, sminuirlo con conseguenze negative su altri fronti. L’unico costo certo da sostenere, al di là delle normali spese notarili per l’atto di costituzione (se la srl è nuova) o per la modifica di un atto già esistente (se si conferisce in una srl preesistente), è la perizia giurata. Questa ha un costo variabile, di solito intorno ai 1.500 euro, a seconda della complessità dell’analisi richiesta e dell’entità del patrimonio da valutare. Si tratta comunque di un investimento modesto rispetto ai benefici che si ottengono attraverso la protezione patrimoniale, la riduzione dell’aliquota fiscale sugli utili e l’ampia gamma di strumenti di pianificazione fiscale disponibili per le società di capitali. È vero che una ditta individuale gode di alcuni vantaggi in termini di semplicità amministrativa e costi contabili minori, ma quando l’attività si espande o presenta margini operativi sufficienti, la srl risulta spesso più adeguata per tutelare l’imprenditore e favorire la crescita.
Molti professionisti consigliano di avviare una consulenza preliminare con esperti del settore prima di procedere, in modo da valutare con attenzione i possibili rischi e vantaggi specifici del passaggio. Anche nei casi in cui i margini non siano elevatissimi, la srl può costituire un passo strategico per migliorare l’assetto societario e favorire, nel tempo, la crescita dell’azienda. Chi teme le complessità della contabilità ordinaria o degli adempimenti richiesti a una società di capitali dovrebbe ricordare che tali procedure, se ben gestite, consentono un controllo più accurato dei flussi finanziari e rendono più agevole la programmazione economica. Esistono poi molteplici forme di srl (come la srl semplificata) che offrono minori ostacoli burocratici e costi di avvio più contenuti, anche se ovviamente occorre sempre bilanciare queste caratteristiche con le reali esigenze imprenditoriali.
Scegliere di abbandonare la ditta individuale significa, quindi, abbracciare una struttura che, a fronte di un impegno amministrativo e di costi professionali leggermente maggiori, offre notevoli vantaggi sia in termini di protezione del patrimonio, che in termini di ottimizzazione fiscale. Chiunque valuti questa opportunità dovrebbe approfondire le possibili strategie di pianificazione fiscale tipiche delle srl, in modo da sfruttarle al meglio e rendere la società il volano di una crescita solida e duratura. Se si sente l’esigenza di pagare meno tasse, di ridurre la responsabilità patrimoniale personale e di poter contare su maggiori possibilità di investimento, la trasformazione della ditta individuale in srl attraverso il conferimento risulta la via preferenziale. Non è un caso che molti professionisti e imprenditori considerino questa forma giuridica come la più adatta a sostenere e tutelare la conduzione di un’impresa che miri non solo all’utile di breve periodo, ma anche a una stabilità di lungo termine.

Fac Simile Perizia per Conferimento Ditta Individuale in Srl Word
Di seguito si trova un fac simile perizia conferimento ditta individuale in Srl Word che è possibile utilizzare come bozza. Il documento di esempio è in formato DOC, può di conseguenza essere aperto e compilato con Word, convertito in PDF o stampato.