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In questa guida spieghiamo come funziona la dichiarazione di rispondenza impianto idrico e proponiamo un fac simile dichiarazione di rispondenza impianto idrico Word e PDF da utilizzare come esempio.
Dichiarazione di Rispondenza Impianto Idrico
La dichiarazione di rispondenza di un impianto idrico è un documento che, secondo quanto previsto dal D.M. 37/08, sostituisce la dichiarazione di conformità nel caso in cui quest’ultima non sia stata prodotta o risulti irrimediabilmente perduta. Questa dichiarazione, comunemente indicata con l’acronimo Di.Ri., attesta che l’impianto esistente, realizzato prima del 27 marzo 2008 (data di entrata in vigore del suddetto decreto ministeriale), risulti conforme alle norme tecniche e alle disposizioni di legge vigenti al momento in cui fu costruito, tenendo presente sia la destinazione d’uso dell’immobile sia le specifiche condizioni di esercizio. In tal senso, la Di.Ri. permette di dimostrare che l’impianto idrico è stato originariamente realizzato a regola d’arte e che, nonostante non sia disponibile la dichiarazione di conformità, si può comunque garantire la sicurezza dell’impianto stesso.
Per comprendere l’importanza di questo documento, basta pensare a quanto la normativa in materia impiantistica sia cambiata nel corso degli anni. L’evoluzione delle disposizioni legislative e delle norme UNI e CEI, unitamente all’aggiornamento continuo delle regole tecniche, ha portato a un progressivo innalzamento degli standard di sicurezza. Le imprese installatrici, quando realizzano un nuovo impianto, sono tenute a seguire scrupolosamente queste regole e, al termine dei lavori, rilasciano la dichiarazione di conformità. Se però, per svariate ragioni, questo documento non esiste più o non è mai stato prodotto, la legge non preclude la possibilità di attestare comunque la bontà dei lavori eseguiti: lo strumento utile a tal fine è appunto la dichiarazione di rispondenza. Essa risulta essenziale in diversi scenari, come nel caso di attivazione di una nuova fornitura idrica in un immobile costruito tra il 1990 e il 2008, oppure qualora si renda necessario un aumento di portata dell’impianto esistente. A volte, la Di.Ri. viene richiesta anche in occasione di compravendite o locazioni, poiché gli acquirenti o i nuovi inquilini tendono a chiedere garanzie sulla sicurezza e sull’efficienza degli impianti presenti nell’immobile. L’assenza di idonei attestati di conformità può infatti allarmare chi deve utilizzare l’impianto, soprattutto se si parla di un bene così delicato come quello idrico, che coinvolge la salute e l’igiene.
Per ottenere la dichiarazione di rispondenza, è necessario coinvolgere un professionista abilitato, come un ingegnere o un perito industriale, iscritto all’albo professionale di riferimento e con un’esperienza specifica di almeno cinque anni nel settore impiantistico di competenza. Questa figura professionale, a seguito di un sopralluogo e di tutte le verifiche opportune, rilascia il documento che attesta la conformità dell’impianto alle normative in vigore al momento della sua costruzione. La responsabilità personale del professionista è un aspetto molto significativo, in quanto egli deve accertare concretamente lo stato dell’impianto, le sue caratteristiche costruttive e la corrispondenza con le regole tecniche di un tempo. Dove la legge richiede, ovvero per impianti soggetti alle verifiche indicate nell’articolo 5, comma 2, del D.M. 37/08, la dichiarazione di rispondenza viene comunque rilasciata da un soggetto che ricopra da almeno cinque anni il ruolo di responsabile tecnico in un’impresa abilitata operante nello stesso settore.
Dal punto di vista normativo, il D.M. 37/08 ha portato chiarezza nel settore degli impianti, introducendo nuove regole e precisando le competenze delle figure professionali coinvolte. Ha confermato, ad esempio, l’obbligo per le imprese installatrici di consegnare, al termine dei lavori di realizzazione, trasformazione o ampliamento di un impianto, la dichiarazione di conformità, corredata da una relazione tecnica recante la tipologia dei materiali utilizzati e da un progetto elaborato da un professionista iscritto agli albi, nei casi in cui la legge lo richieda. Tali elaborati sono indispensabili per certificare le caratteristiche tecniche dell’impianto idrico, le sue prestazioni e la sua corrispondenza alle regole dell’arte. Quando tali documenti non sono disponibili, si ricorre appunto alla Di.Ri.
È bene chiarire la differenza fondamentale tra la dichiarazione di conformità e la dichiarazione di rispondenza. La prima è rilasciata dall’impresa che ha materialmente eseguito l’impianto, previa esecuzione delle prove di funzionamento e di sicurezza previste dalla normativa. Viene emessa contestualmente alla fine dei lavori, e funziona da attestato ufficiale di quanto realizzato, poiché redatta direttamente da chi ha progettato e realizzato l’intervento. La dichiarazione di rispondenza, invece, nasce come soluzione a un problema di documentazione mancante e si riferisce a impianti esistenti, spesso datati, per i quali non si dispone più del documento originario. Proprio per questo, deve essere redatta con particolare cura e responsabilità dal professionista incaricato delle verifiche.
Uno dei motivi per cui i proprietari o i gestori di un immobile potrebbero aver bisogno di una dichiarazione di rispondenza dell’impianto idrico risiede nel fatto che i distributori dei servizi richiedono spesso di comprovare la sicurezza e la regolarità degli impianti prima di procedere all’erogazione. Lo stesso può accadere se si decide di vendere o affittare un immobile: un acquirente o un inquilino potrebbe domandare espressamente la documentazione necessaria per assicurarsi che non si verifichino problemi legati a perdite, malfunzionamenti o possibili contaminazioni del circuito idrico. Non avere a disposizione la dichiarazione di conformità originaria può costituire un limite alla concreta possibilità di concludere trattative in tempi rapidi, ed è qui che entra in gioco la Di.Ri., permettendo di regolarizzare la situazione.
Nel caso specifico dell’impianto idrico, il professionista incaricato verifica che i componenti e i materiali corrispondano alle norme vigenti al momento della realizzazione, analizzando lo schema di distribuzione, i diametri delle tubazioni, la qualità dei raccordi e i sistemi di prevenzione di eventuali riflussi o contaminazioni. È essenziale stabilire che, sebbene l’impianto possa essere obsoleto rispetto agli standard attuali, esso rispettava comunque le disposizioni tecniche di allora. Nel corso dell’accertamento, possono emergere irregolarità o difformità particolarmente gravi: se così fosse, il tecnico non può rilasciare la dichiarazione di rispondenza, a meno che non vengano effettuati gli adeguamenti necessari per portare l’impianto almeno al livello di sicurezza minimo previsto dalle norme dell’epoca. Questo aspetto, di conseguenza, può comportare la necessità di realizzare interventi di manutenzione straordinaria o di sostituzione parziale dell’impianto stesso, con costi variabili a seconda dell’entità dei lavori necessari. Dal punto di vista operativo, una volta individuato il professionista idoneo a rilasciare la Di.Ri., occorre concordare un sopralluogo sull’impianto, durante il quale si raccolgono informazioni sulla distribuzione, sull’ubicazione dei diversi dispositivi e sullo stato effettivo di funzionamento. Si consultano, ove disponibili, eventuali documenti tecnici preesistenti, come schemi o progetti, e si procede con l’ispezione visiva e strumentale delle varie componenti. Il professionista valuta la rispondenza di ciò che osserva alle norme vigenti al tempo in cui l’impianto venne realizzato e, se tutto risulta conforme, predispone la dichiarazione di rispondenza, che viene poi consegnata al committente per gli usi necessari. Tale documento, una volta emesso, ha la stessa funzione dell’originaria dichiarazione di conformità, con la differenza che è stato redatto a posteriori e che la sua validità è subordinata agli accertamenti diretti e alla responsabilità personale del tecnico.
Quello che va rimarcato è l’importanza di affidarsi a professionisti seri e competenti, oltre che l’esigenza di mantenere in perfetto stato di conservazione tutta la documentazione successivamente acquisita, per evitare di dover ripetere lo stesso iter a distanza di tempo. Oltre all’adempimento formale, la dichiarazione di rispondenza su un impianto idrico porta con sé l’indubbio vantaggio di confermare la sicurezza e l’efficienza di un elemento essenziale per la vita quotidiana. In sintesi, la Di.Ri. risulta uno strumento utile non solo per ottemperare a un obbligo normativo, ma anche per tutelare il valore dell’immobile e la tranquillità di chi lo utilizza

Fac Simile Dichiarazione di Rispondenza Impianto Idrico Word
Di seguito si trova un modulo dichiarazione di rispondenza impianto idrico Word che è possibile utilizzare come bozza. Il documento di esempio è in formato DOC, può di conseguenza essere aperto e compilato con Word, convertito in PDF o stampato.
Modulo Dichiarazione di Rispondenza Impianto Idrico PDF Editabile
Il fac simile dichiarazione di rispondenza impianto idrico PDF editabile può essere scaricato e compilato con i dati mancanti.