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In questa guida spieghiamo come scrivere una dichiarazione di nulla a pretendere e mettiamo a disposizione un fac simile scrittura privata nulla a pretendere Word e PDF editabile da scaricare.
Quando Utilizzare la Dichiarazione di Nulla a Pretendere
Prima di vedere come si scrive una dichiarazione di nulla a pretendere, è bene chiarire definitivamente di cosa si tratta. Sebbene sia infatti una locuzione abbastanza diffusa, sei sicuro di sapere effettivamente a cosa faccia riferimento il “nulla a pretendere” e cosa comporta effettivamente sotto un profilo giuridico? Spesso infatti non è così, alcune locuzioni entrano a far parte del nostro vocabolario ma non si conoscono a fondo.
Attenzione, dunque, perché non si tratta di una frase come un’altra e che, se presente in un documento che si andrà a firmare comporta delle preclusioni per le parti che lo sottoscrivono, pertanto è bene informarsi adeguatamente in merito.
Sostanzialmente, la dichiarazione di nulla a pretendere è una dichiarazione con cui il soggetto afferma di aver percepito una somma che ha soddisfatto le sue spettanze e che pertanto, in merito all’oggetto della transazione, non avrà altre richieste da avanzare e dunque nulla a pretendere nel tempo.
Gli ambiti di applicazione sono differenti, trattandosi di una dichiarazione abbastanza versatile che può trovare un utilizzo ad esempio al termine di un contratto di lavoro ma anche per transazioni di altro tipo come in un altro documento o all’interno di un saldo e straccio.
La dichiarazione di nulla a pretendere fa parte delle quietanze liberatorie che vengono inserite per prassi alla fine di un rapporto di lavoro e non si tratta di mere clausole di stile, ma possono rivestire il valore sia di rinuncia, un negozio unilaterale con cui il titolare di un diritto lo dismette oppure di transazione, vale a dire un contratto con il quale le parti concludono o evitano una lite, per mezzo di reciproche concessioni.
Sostanzialmente i casi in cui ci si può ritrovare dinanzi ad una dichiarazione di nulla a pretendere sono tre, vediamo insieme di quali si tratta.
-Generalmente la si trova all’interno dei contratti di fine rapporto lavorativo dove è il lavoratore appunto a dichiarare di avere ricevuto da parte del lavoro quanto gli spettava per l’attività prestata e pertanto di non avere pretese o richieste da avanzare nel tempo in merito al detto rapporto lavorativo.
-Oltre a questo caso, che è uno dei più diffusi, si può trovare la dichiarazione di nulla a pretendere anche all’interno di una transazione.
La transazione è di fatto un accordo che configura nei casi in cui insorga una discussione tra due parti dove il danneggiante versa al danneggiato una somma di denaro e questo dichiara di non avere altre pretese in merito. La transazione è dunque una forma di contratto atipico ed in merito alla forma è richiesta la forma scritta nel caso in cui questa si riferisca ad un precedente contratto scritto. Se invece fa riferimento ad un accordo preso a voce, non serve trasporre per iscritto quanto stabilito.
-Un’altra situazione in cui può figurare la dichiarazione di nulla a pretendere è l’ipotesi del caso di saldo e straccio.
Il saldo e straccio si ha, in buona sostanza, quando ci si accorda per una somma inferiore rispetto a quella pattuita nel corso di una lite al fine di chiudere la vertenza. Tale offerta dev’essere accettata da entrambe le parti e se questo accade, il creditore attesta di non avere più nulla a pretendere dal debitore in ordine al medesimo rapporto.
Si pone il caso in cui un soggetto debba ad un altro una somma di denaro sulla quale siano maturati degli interessi, vedi un prestito bancario. La banca potrebbe accordarsi per una cifra inferiore senza poi poter più avanzare pretese in ordine alla medesima questione.
Quando però si dice che il soggetto non ha più nulla a pretendere, a cosa ci si riferisce di preciso? Ovviamente non si tratta di una dichiarazione generica valida per tute le condizioni passa e future, è infatti fondamentale tracciare una linea di confine per comprendere a fondo il significato di questa locuzione.
La locuzione si riferisce ai danni, presenti, passati e futuri, concernenti il problema in questione, purché conoscibile al momento.
In sostanza, tale dichiarazione di non aver nulla a pretendere è riferibile unicamente all’illecito che costituisce l’oggetto dell’atto di transazione. Qualora dovessero sorgere altri problemi, differenti da quel preciso fatto, non noti alla parte danneggiata allora la dichiarazione di non aver nulla a pretendere non comprende anche questa ipotesi e dunque si può avanzare una contestazione ex novo con un differente oggetto della controversia.
Facciamo qualche esempio per essere più chiari.
Se durante l’acquisto di una casa il proprietario nasconde all’acquirente dei difetti magari all’impianto idrico o del gas, il fatto che sia stata firmata una dichiarazione di nulla a pretendere non significa che non possa avanzare una richiesta in merito proprio perché si tratta di un difetto nascosto e dunque non conosciuto.
Ancora, si pensi ad un accordo per riparare i danni causati da un’infiltrazione. Se in seguito dovesse esserci una nuova infiltrazione dovuta ad un nuovo guasto, allora la precedente dichiarazione di nulla a pretendere non copre anche questa ipotesi.
Come Scrivere una Dichiarazione di Nulla a Pretendere
Adesso che abbiamo analizzato la disciplina completa della dichiarazione di nulla a pretendere, possiamo entrare nel vivo della parte più pratica del discorso andando a vedere come si scrive tale dichiarazione.
Ricordiamo, come abbiamo anticipato, che la forma scritta è necessaria solo se la dichiarazione di riferisce ad un contratto scritto, altrimenti è sufficiente la forma orale. Tuttavia, per una maggiore sicurezza, si può sempre decidere di porre per iscritto le volontà delle due parti.
In merito alla forma, non vi è un modello da seguire necessariamente, la dichiarazione infatti può trovarsi o alla fine di un altro contatto oppure può trattarsi di un documento a parte.
La dichiarazione, per essere completa di ogni parte essenziale, deve contenere i dati del creditore, i dati del debitore, l’obbligazione che si ritiene estinta, la formula ovviamente di non avere nulla a pretendere in merito alla medesima controversia, la somma erogata e la modalità di pagamento.
A queste vanno poi aggiunte alcuni dati come l’oggetto, il luogo in cui la dichiarazione è stata sottoscritta, la data e la firma.
La compilazione è pertanto molto semplice, tuttavia se non la si vuole scrivere ex novo è possibile utilizzare il modello di dichiarazione di nulla a pretendere presente in questa pagina che va semplicemente scaricato e compilato negli spazi mancanti, bastano infatti pochissimi minuti per avere una dichiarazione di nulla a pretendere pronta all’uso.
Modello Dichiarazione di Nulla a Pretendere Word
Di seguito si trova un fac simile dichiarazione di nulla a pretendere Word che è possibile utilizzare come bozza. Il documento di esempio è in formato DOC, può di conseguenza essere aperto e compilato con Word, convertito in PDF o stampato.
Fac Simile Dichiarazione di Nulla a Pretendere PDF
Il fac simile dichiarazione di nulla a pretendere PDF editabile può essere scaricato e compilato seguendo le indicazioni che sono state fornite nella guida.