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In questa guida spieghiamo come scrivere una Dichiarazione Organico Medio e proponiamo un fac simile Dichiarazione Organico Medio Word da utilizzare come esempio.
Come Compilare la Dichiarazione Organico Medio Annuo
Quando si effettuano lavori edilizi sono tante le incombenze da effettuare. Non bisogna solo pensare a scegliere la ditta competente, selezionare i materiali più adatti e stilare un progetto dettagliato, ma occorre considerare gli aspetti strettamente burocratici.
A questo riguardo, nello svolgimento degli interventi necessari bisogna produrre la prescritta documentazione. La lista dei certificati richiesti include anche la DOMA, nonché la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, che contiene il primo.
La DOMA, altrimenti nota come Dichiarazione Organico Medio Annuo e sarà inserita all’interno della dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà. Vediamo, qui di seguito, ogni aspetto sull’argomento e come eseguire il conteggio dei dipendenti che vengono occupati in media nelle imprese esecutrici.
Prima di scoprire cosa dispone la normativa in vigore sugli adempimenti da svolgere in campo edilizio quando vengono intraprese nuove opere, è importante capire cosa s’intende per DOMA. Questa dichiarazione riguarda l’organico che in media, nel corso dell’anno, è stato impiegato dall’azienda che esegue gli interventi.
Il documento riporta un dato medio, per cui il numero dei lavoratori specificato, in definitiva, potrebbe anche non essere integro, ovvero corrispondere esattamente a quello effettivo. In questo caso, pertanto, è indispensabile aggiungere un’attestazione che si riferisce ai 12 mesi appena trascorsi, ovvero una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.
Il Testo Unico per la sicurezza sul lavoro, D.Lgs. 81/2008, prevede tutta una serie di compiti in capo al responsabile delle opere o al committente. L’articolo 90, comma 9, lettera b, prescrive l’acquisizione della Dichiarazione Organico Medio Annuo.
Questo documento dovrà essere stilato rispettando una certa forma, in quanto occorre effettuare una distinzione per qualifica dei singoli dipendenti. Tale incombenza viene meno nei casi in cui gli interventi da svolgere non superano i 200 uomini giorno e le opere non comportano particolari rischi, quali il contatto con materiali o sostanze esplosive, lavori da svolgere in prossimità di linee elettriche con conduttori nudi in tensione, in pozzi, sotterranei e gallerie, subacquei con respiratori, in cassoni ad aria compressa ecc.
Nelle situazioni di esclusione l’impresa potrà regolarizzare la sua posizione per i lavori privati producendo un’autodichiarazione in merito al contratto di lavoro applicato e al Documento Unico Regolarità Contributiva, DURC. Per le opere pubbliche, invece, sarà è la stazione appaltante a richiedere in modalità telematica il documento.
Alla luce di quanto spiegato, la DOMA viene inserita all’interno della dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà. Quest’ultima è un’attestazione che il soggetto interessato è chiamato a compilare nel momento in cui bisogna sottoscrivere tutta una serie di situazioni.
Mediante la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, ad esempio, si dichiarano fatti da ricondurre all’interessato o che questi conosce, anche se non oggetto di certificazione, come indicazioni sullo stato degli immobili o familiari.
Con la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà si possono certificare anche fatti e stati riferibili a terze persone conosciute dal sottoscrittore, nonché la conformità agli originali di vari documenti.
Bisogna comunque far presente che, affinché la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà possa considerarsi valida, non potrà riportare particolari manifestazioni di volontà, quali rinunce, procure e così via o comunque impegni futuri. Non è consentito usare questa documentazione neppure per i certificati medici, di conformità o per i marchi e brevetti.
In tantissimi settori la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà può essere utilizzata in maniera esclusiva, aspetto che consente di velocizzare differenti iter burocratici. Basti pensare, ad esempio, ai rapporti con le pubbliche amministrazioni, come i comuni e le regioni. Il documento è inoltre ammesso quando bisogna gestire le procedure amministrative con i gestori di altri servizi pubblici, quali le aziende municipalizzate che forniscono luce e gas. Esistono poi delle situazioni in cui la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà viene accettata dai privati.
In quest’ultimi casi è necessario ottenere l’autentica della firma della persona che presenta l’atto. Stesso vale quando si chiedono benefici economici alle pubbliche amministrazioni.
Coloro che devono ottenere l’autenticazione della firma si devono presentare personalmente e muniti di un documento di riconoscimento in corso di validità. Naturalmente non dovrà mancare la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà all’interno della quale è racchiusa la DOMA.
Quando si riportano dichiarazioni, in tutto o soltanto in parte false, i responsabili in situazioni spiacevoli, ovvero in conseguenze di natura penale. Si potrà configurare, infatti, l’imputazione per falso al soggetto che esibisce la dichiarazione. A ciò si aggiunge la decadenza dagli eventuali benefici che sono stati ottenuti proprio grazie alla dichiarazione.
Ecco perché è determinante prestare la massima attenzione quando si compilano le dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà. In caso di dubbi è sempre meglio farsi assistere da un esperto o da un tecnico abilitato, anche al fine di non rischiare l’irregolarità del documento per incompletezza delle informazioni da specificare.
Coloro che devono presentare dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà alle pubbliche amministrazioni non devono sostenere costi. Tali documenti, infatti, sono completamente gratuiti. La questione cambia nel momento in cui la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà dovrà essere prodotta nei confronti di un privato, perché stavolta bisogna procedere con l’autentica della firma.
A tale spesa si aggiunge quella per l’imposta di bollo e per procedere all’esecuzione della pratica. Una volta effettuata la presentazione il rilascio è quasi sempre immediato.
La Doma, che si riferisce all’anno precedente al rilascio, dovrà riportare tutti i dati che riguardano l’appaltatore, cioè l’indirizzo della sede, i recapiti telefonici, il fax, la mail ecc. Sarà poi necessario specificare le informazioni sull’appalto, quindi la descrizione dello stesso, la durata presunta dei lavori e l’importo stabilito.
La Doma deve inoltre contenere il numero degli addetti, opportunamente distinti in impiegati, quadri, dirigenti e operai con il rispettivo livello, nonché il totale organico medio annuo previsto per il cantiere. Non dovrà mancare la sezione relativa al contratto collettivo nazionale applicato, il luogo, la data e la firma dell’impresa esecutrice.
Per quanto concerne il conteggio dell’organico medio annuo si dovranno considerare i dipendenti della ditta che sono assunti a tempo determinato oppure indeterminato, cioè iscritti nel libro matricola. Fanno quindi parte dell’organico medio annuo quei lavoratori che sono legati all’impresa per aver sottoscritto un accordo che comporta il vincolo di dipendenza, fatta eccezione di quelli che sono posti in cassa integrazione straordinaria. Nel caso di dipendenti a tempo parziale sarà necessario operare un conteggio in proporzione all’orario di lavoro svolto rapportato al tempo pieno.
La presentazione della Dichiarazione Organico Medio Annuo, quando prevista dalla legge, richiede alcune conoscenze di natura tecnica, specie per ciò che riguarda il calcolo del dipendenti assunti in media nel corso dell’anno. Al fine di evitare dichiarazioni non corrispondenti al vero è meglio affidarsi a professionisti qualificati che possano garantire adeguato supporto e guidare nello svolgimento di queste incombenze.
Modello Dichiarazione Organico Medio Annuo
Di seguito si trova un fac simile Dichiarazione Organico Medio che è possibile utilizzare come bozza. Il documento di esempio è in formato DOC, può di conseguenza essere aperto e compilato con Word, convertito in PDF o stampato.