Indice
In questa guida spieghiamo come disdire l’iscrizione al sindacato e mettiamo a disposizione un modello disdetta sindacale Word e PDF editabile.
Come Fare la Disdetta Sindacale
Essere iscritti ad un sindacato significa poter contare sull’aiuto, sulle competenze e sulla professionalità di esperti di tutela dei cittadini, dei lavoratori o dei pensionati. Può accadere che si resti iscritti per anni presso lo stesso sindacato ma poi, per i motivi più disparati, si possa avere la necessità di disdire la propria iscrizione dal sindacato presso cui si è iscritti. Come agire in questo caso? Leggi la nostra guida completa per scoprire come scrivere una disdetta sindacale.
In Italia quello dei sindacato è un ruolo di grande importanza tanto che la stessa Costituzione, fonte primaria del nostro diritto, sancisce all’art. 39 diritto all’organizzazione sindacale, L’organizzazione sindacale è libera. Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge.
L’iscrizione ad un sindacato non è ovviamente obbligatoria, tuttavia la maggior parte dei lavoratori vi si iscrive, vediamo insieme perché e quali sono i vantaggi che comporta l’essere iscritti ad un sindacato.
I sindacati sono fondamentalmente delle organizzazioni con scopo di rappresentanza e difesa dei diritti dei lavoratori, di cui i sindacati si fanno portavoce sia nei confronti dei vertici aziendali e sia a livello governativo e nei confronti di altre istituzioni nazionali e locali.
Questo cosa significa? Ovviamente il lavoratore è titolare di diritti a prescindere dall’essere iscritto o meno ad un sindacato, ma l’iscrizione a quest’ultimo consente di contare sulla preparazione di un personale preparato ed in grado di fornire informazioni ed assistenza negli ambiti più disparati, dai diritti previdenziali, informazioni su mobilità, cassa integrazione, assegni familiari e tanto altro.
In particolare, i sindacati tutelano gli interessi dei lavoratori attraverso la firma di contratti collettivi che possono essere di primo livello, se validi su tutti il territorio nazionale, i cosiddetti CCNL, oppure di secondo livello se validi su un determinato territorio o solo per alcune realtà aziendali.
I sindacati presenti sul territorio italiano sono differenti, ve ne sono però alcuno che spiccano per rappresentatività. Nonostante i compiti siano i medesimi, questi si differenziano per cultura ed ideologie alla base. Vi sono poi anche dei sindacati specifici per categorie di lavoratori. Brevemente, i maggiori per rappresentanza sono
-CGIL, Confederazione Generale Italiana del Lavoro
–CISL, Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori
-UIL, Unione Italiana dei Lavoratori
-UGL, Unione Generale del Lavoro.
Fare parte di un sindacato è davvero molto semplice. Dopo aver preso atto di quelli presenti nella tua città o nelle vicinanze, consigliamo infatti di non scegliere una sede lontana così da poterti recare agevolmente quando ne hai bisogno, devi fare delle valutazioni e scegliere quello che senti più vicino alle tue esigenze o alle tue idee.
Dopo aver individuato il sindacato di tuo interesse, non devi fare altro che recarti in sede e compilare un modulo di adesione. A questa modalità se ne aggiunge un’altra, a volte è infatti possibile aderire ad un sindacato direttamente presso l’azienda dove si lavora interfacciandosi con un rappresentante dell’organizzazione.
Dopo aver inserito i dati della persona nel sistema del sindacato, mensilmente verrà applicata una trattenuta sulla busta paga o sulla pensione. Alcuni sindacati prevedono anche una quota associativa iniziale.
In ogni caso, è possibile prendere visione dei dettagli sui contributi sindacali che si trovano nel regolamento di attuazione allegato allo Statuto e che sono dunque consultabili da parte dell’associato.
Inoltre, al momento della sottoscrizione del patto di adesione consigliamo, come sempre, di leggere a fondo il documento che si sta firmando.
I motivi per cui si possa avere bisogno di cambiare sindacato sono decisamente molteplici. Questo potrebbe avvenire in seguito ad una brutta esperienza con l’attuale sindacato magari perché si è statai seguiti poco o male, o per una visione di idee differenti.
Inoltre, si potrebbe decidere di cambiare sindacato non perché ci sia trovati male con quello attuale ma perché si è sentito parlare particolarmente bene da amici e conoscenti di un altro patronato o, ancora, in seguito ad un trasferimento in un’altra città o in un punto molto lontano della stessa città e pertanto si preferisce scegliere una sede più vicina e dunque più semplice da raggiungere magari senza dover necessariamente utilizzare l’auto o i mezzi pubblici.
Qualunque sia il motivo, il soggetto interessato ha in ogni momento il diritto di annullare la propria iscrizione ad un determinato sindacato, senza dover specificare i motivi della suddetta disdetta.
Qualunque sia il motivo, quando non ci si trova più bene con un sindacato, è bene cambiare per ricevere la tutela adeguata ed anche perché si tratta appunto di un diritto, ognuno infatti può scegliere quello che più ritiene opportuno.
Per quanto concerne la disdetta effettuata da un lavoratore, si può agire presentando la richiesta al proprio datore di lavoro inviando una copia ad sindacato. Poiché si tratta di una trattenuta sullo stipendi, questa viene trattata direttamente dall’azienda. L’ufficio competente è l’ufficio amministrativo.
In merito alla revoca delle ritenute sullo stipendio la situazione cambia un po’ per i dipendenti pubblici e gli insegnanti ed in generale per il personale scolastico perché in questo caso la revoca sindacale va inoltrata alla Ragioneria Territoriale della Provincia in cui si è impiegati.
Come Scrivere una Disdetta Sindacale
Adesso possiamo entrare nella parte pi pratica del discorso. Infatti, dopo aver capito l’iter da seguire ed a chi inviare la disdetta sindacale, possiamo occuparci della compilazione in senso stretto della detta richiesta.
Innanzitutto è bene chiarire che non è previsto un modello da seguire tassativamente, ciascuno infatti può mettere a punto il proprio purché si tenga conto di alcuni elementi che devono comparire nel testo.
Inoltre, in rete è possibile reperire numerosi modelli precompilati dove non si deve fare altro che inserire i propri dati negli appositi spazi e procedere poi all’invio con raccomandata con ricevuta di ritorno.
Consigliamo sempre di allegare alla disdetta sindacale una copia del proprio documento di riconoscimento con validità in corso.
Indipendentemente dal proprio sindacato, il contenuto della disdetta è sempre lo stesso. Prima di tutto dovrai compilare l’oggetto, vale a dire una breve frase che anticipa il contenuto della lettera. In questo caso potrebbe essere “lettera disdetta sindacale”. Poi vanno inseriti i dati personali, il nome dell’azienda per cui si lavora, la sede di lavoro etc.
Nel corpo della lettera si deve esprimere in maniera chiara la propria volontà a non voler più fare parte del sindacato e si chiede la revoca della delega conferita per il versamento dei contributi sindacali in favore dell’organizzazione Sindacale.
Si conclude con la firma e la data.
Fac Simile Disdetta Sindacale Word
Di seguito si trova un fac simile disdetta sindacale Word che è possibile utilizzare come bozza. Il documento di esempio è in formato DOC, può di conseguenza essere aperto e compilato con Word, convertito in PDF o stampato.
Modello Disdetta Sindacato PDF Editabile
Il fac simile disdetta sindacale PDF editabile può essere scaricato e compilato inserendo le informazioni che abbiamo indicato in precedenza.