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In questa guida spieghiamo come scrivere una lettera di sollecito per ricostruzione di carriera e proponiamo un fac simile sollecito per ricostruzione di carriera da utilizzare come esempio.
Come Scrivere una Lettera di Sollecito per Ricostruzione di Carriera
Intraprendere la carriera scolastica è per molti giovani laureati in un certo senso croce e delizia. Il settore oggi sembra presentare degli spiragli di luce, sebbene il mercato del lavoro ne metta in evidenza le manchevolezze sul piano della trasparenza e delle capacità di ripresa, in ordine alla saturazione raggiunta negli ultimi decenni. Il cambio generazionale, che inevitabilmente si sta verificando, consente a molti laureati di sperare di realizzare il loro sogno. Non sempre, tuttavia, questa possibilità esiste per tutti e nello stesso momento. Il percorso per diventare insegnanti può essere lungo e tortuoso, nonché estenuante qualora non si riesca a superare il concorso bandito secondo le annualità che più evidenziano le criticità relative ai posti vacanti. Il tema del precariato, infatti, è avvertito in maniera estremamente invalidante per quanto riguarda i più giovani. Il sistema dei punteggi o comunque dei crediti necessari alla partecipazione, prima, al concorso e poi alla previsione degli scatti di anzianità ha determinato la costruzione di graduatorie che incidono pesantemente sulla singola carriera del docente. Costui, infatti, deve premunirsi di una serie di ore lavorate effettivamente per poter coprire poi ulteriori incarichi. Le supplenze diventano, così, fondamentali per l’ascesa che confluisce e viene resa visibile in sede prettamente contrattuale.
I docenti, al pari degli altri ruoli professionali, vedono la loro carriera costellata da diritti e doveri che si esplicano nel mondo scolastico. La scuola è articolata secondo un ordine gerarchico che rispecchia le posizioni occupate in maniera più o meno palese all’interno di ogni singola organizzazione scolastica. La gerarchia è necessaria al fine di mantenere l’ordine e, dunque, per risolvere tutti quei conflitti nascenti da situazioni più complesse a partire dalle problematiche inerenti i singoli studenti fino ad arrivare a questioni più burocratiche. Spesso i dirigenti scolastici si trovano costretti a comminare sanzioni disciplinari per la violazione dei comportamenti ritenuti illegittimi. Per questo sussistono vari ruoli, anche di carattere ispettivo, all’interno dell’istituto scolastico. Le sanzioni disciplinari poste a carico dei docenti possono consistere in sospensioni dal servizio oppure nella privazione della retribuzione, sulla base dell’entità risarcitoria prevista con riferimento a determinate questioni accertate in giudizio.
L’ufficio di docente, inoltre, presenta delle incompatibilità con riferimento all’impossibilità di occupare un altro impiego pubblico, anche di diversa natura. Non può, altresì, esercitare attività industriale o professionale, con l’eccezione delle società cooperative. Impartire lezioni private agli alunni dello stesso istituto scolastico all’interno del quale si ricopre il ruolo di docente è, allo stesso modo, vietato a meno che non venga prontamente avvisato il dirigente scolastico del medesimo istituto. Qualora il docente contravvenga a tali divieti il dirigente scolastico deve comminare le relative sanzioni summenzionate. Per quanto riguarda lo svolgimento delle libere professioni, sono possibili purché non rechino pregiudizio, in qualche modo, allo svolgimento della docenza.
Il personale ATA è qualificato come personale di collaborazione assunto su base contrattuale a seguito di opportuni concorsi banditi dal Ministero. Il contratto individuale prevede l’indicazione di ogni elemento fondamentale relativo alla data di inizio, alla tipologia contrattuale, con riferimento alle mansioni, alla qualifica con relativo inquadramento professionale, comprensivo del periodo di prova e delle condizioni, nonché delle modalità di recesso o di risoluzione. I requisiti di accesso sono stabiliti dai bandi secondo parametri culturali espressamente individuati. Il personale ATA può essere spostato in base alle esigenze da un’area all’altra ma sempre sulla base delle procedure selettive. Il rapporto di lavoro può essere a tempo determinato e a tempo indeterminato. Come nel caso delle docenze, anche per quanto riguarda il personale ATA sono previste supplenze che consentono di presiedere ruoli e aumentare la possibilità di occupare un posto di lavoro a tempo indeterminato all’interno di un istituto scolastico.
La ricostruzione della carriera docenti consente di chiedere ed ottenere il riconoscimento di tutti i servizi prestati durante la propria carriera scolastica. Tutto ciò è necessario per poter ottenere anche gli arretrati e dunque un aumento dello stipendio. Inoltre, la ricostruzione della carriera permette, a seguito del riconoscimento della validità dei servizi prestati, di ottenere un punteggio maggiore che può comportare degli scatti di anzianità e, dunque, l’attribuzione di ruoli superiori e dei relativi benefici economici. Per poter effettuare la ricostruzione della carriera docenti è necessario proporre apposita domanda. La stessa non può essere proposta prima che sia trascorso il relativo periodo di prova previsto nel contratto sottoscritto, a seconda che si tratti di contratto per l’assunzione del personale docente o di contratto per l’assunzione del personale ATA. Ci sono, inoltre, scadenze prefissate e ben determinate entro le quali è possibile inoltrare richiesta ai fini della ricostruzione della carriera docenti. Tutto ciò è necessario per poter trarre vantaggi sia di natura economica che a livello di graduatoria o comunque di posizione contrattuale all’interno dell’istituto scolastico designato o di riferimento.
La ricostruzione della carriera di docenti e personale ATA avviene inoltrando idonea domanda di ricostruzione appositamente compilata, all’interno della quale vengono dichiarati i servizi svolti durante un determinato arco temporale, al fine di ottenere i vantaggi e i benefici richiedibili. La ricostruzione di carriera, infatti, non avviene affatto secondo un sistema automatico o automatizzato, ma è sempre necessario che sia il soggetto interessato a mostrare la volontà di vedersi riconosciuti i propri crediti o comunque a dover evidenziare e dichiarare quanto svolto in un determinato periodo di tempo. Soltanto il personale confermato in ruolo, a seguito del superamento del periodo di prova, può presentare domanda. Non sarebbe altrimenti possibile, infatti, in assenza della conferma sul ruolo, adempiere le richieste od ottenere i giusti vantaggi retributivi da versarsi sullo stipendio in godimento nel periodo attuale. Una volta inoltrata la domanda, spetterà all’istituto scolastico di riferimento inviare il cosiddetto decreto di ricostruzione, sulla base del quale avverrà l’accredito dei benefici richiesti e, dunque, la sua trasmissione alla Ragioneria generale con conseguente inquadramento all’interno delle fasce prestabilite in ordine a quanto disposto dalla normativa vigente. In base a quanto stabilito, infatti, la ricostruzione di carriera consentirebbe il riconoscimento dei servizi svolti sia per intero che in maniera parziale. Viene a determinarsi, così, una sorta di riallineamento di carriera e un recupero di quanto perso, anche se soltanto in modo parziale in alcuni casi e per alcuni versi. A stabilirlo è l’articolo 4, comma 3 del DPR 399/98 che dispone e coordina le annualità cui riferirsi ai fini della determinazione degli scatti di anzianità. Ciò che non viene riconosciuto può, tuttavia, divenire oggetto di controversia giudiziale, soprattutto qualora il soggetto interessato abbia inviato già una diffida ad adempiere all’istituto scolastico o al Ministero stesso, all’interno della quale chiede che vengano riconosciuti i servizi svolti.
Diversamente da quanto normativamente disposto ai fini della ricostruzione di carriera, il conteggio degli anni utili al pensionamento risponde a criteri legislativi del tutto differenti. Si tratta, infatti, di una domanda predisposta al fine di ottenere il giusto contributo pensionistico maturato durante gli anni di servizio svolti. Ciò si rende necessario, dunque, ai fini del conteggio svolto nelle sedi pensionistiche quali l’INPS.
Presentare una domanda di ricostruzione di carriera è molto semplice, essendo sufficiente richiedere all’istituto scolastico la valutazione della carriera sulla base del proprio contratto di lavoro, relativo a docenti o a personale ATA, sulla base dei servizi prestati presso le varie istituzioni scolastiche, facendo specifico riferimento al D.L. n. 370 del 1970, nonché al D.P.R. n. 417 del 1974 e alle varie disposizioni normative presenti all’interno del contratto di riferimento. Al tutto è consigliabile allegare copia non soltanto dei documento ma anche dei titoli scolastici o di abilitazione previsti, oltre le opportune copie dei contratti in corso o già scaduti, quale prova posta a sostegno di quanto si chiede.
Fac Simile Sollecito per Ricostruzione di Carriera
Di seguito si trova un fac simile lettera di sollecito per ricostruzione di carriera Word che è possibile utilizzare come bozza.