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In questa guida spieghiamo come funziona il comodato d’uso gratuito auto e mettiamo a disposizione un fac simile comodato d’uso gratuito auto Word e PDF editabile.
Comodato d’Uso Gratuito Auto
Il contratto di comodato d’uso gratuito, in Italia, è disciplinato dal codice civile negli articoli 1803 e seguenti ed è qualificato come contratto a effetti reali, poiché una parte (il comodante) consegna un bene mobile o immobile all’altra (il comodatario) per un determinato periodo e senza il pagamento di un corrispettivo, con l’obbligo di restituire il bene alla scadenza pattuita. Non è richiesta una forma particolare per la sua redazione, ma per evitare possibili controversie è consigliabile stipularlo in forma scritta. Quando ha come oggetto un’automobile, il contratto consiste nella concessione gratuita del veicolo, con l’impegno del comodatario a restituirlo al termine stabilito.
La normativa di riferimento, oltre agli articoli del codice civile dedicati al comodato, include l’articolo 94, comma 4 bis, del Codice della Strada (modificato dalla Legge n. 120 del 2010), che impone l’obbligo di comunicare alla Motorizzazione Civile l’uso in comodato se supera i trenta giorni, il Regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo Codice della Strada (articolo 247 bis) e la Circolare n. 15513 del 10 luglio 2014 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che specifica le procedure per la variazione della denominazione o delle generalità dell’intestatario della carta di circolazione e per l’intestazione temporanea dei veicoli. Riguardo ai soggetti coinvolti, il proprietario, il trustee, l’usufruttuario o, in caso di acquisto con patto di riservato dominio, l’acquirente (previo assenso del venditore) possono concedere il veicolo in comodato; il comodatario non può, però, a sua volta concedere lo stesso veicolo in subcomodato.
Per quanto riguarda la registrazione, non è necessario registrare il contratto di comodato d’uso gratuito dell’auto presso l’Agenzia delle Entrate (obbligo che invece sussiste per gli immobili). Esiste tuttavia l’obbligo di comunicare alla Motorizzazione Civile la concessione in comodato se supera i trenta giorni, con la relativa registrazione come intestatario temporaneo entro lo stesso termine. Questo adempimento, nonostante gravi sul comodatario, risulta di interesse anche per il comodante, visto che la Motorizzazione, dopo aver ricevuto la documentazione, rilascia un tagliando da applicare sulla carta di circolazione. Se il comodato non supera i trenta giorni, oppure se avviene tra familiari conviventi, la comunicazione non è obbligatoria. La procedura per la registrazione temporanea di un veicolo concesso in comodato gratuito richiede la presentazione, all’Ufficio Provinciale della Motorizzazione Civile competente, di una domanda di modifica dell’intestatario del veicolo (modello TT2119 disponibile sul Portale dell’Automobilista), della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà con cui il comodante attesta la concessione del veicolo, corredata da un documento d’identità dello stesso comodante, e dell’eventuale assenso del locatore in caso di leasing o del venditore in caso di acquisto con patto di riservato dominio. Occorre inoltre allegare la prova del versamento di 16 euro per l’imposta di bollo (sul conto corrente 4028) e di 10,20 euro per i diritti di motorizzazione (sul conto corrente 9001).
La Motorizzazione civile, una volta perfezionata la procedura, rilascia al comodatario un tagliando che attesta la temporanea intestazione del veicolo, riportando le generalità del soggetto che riceve l’auto, l’eventuale sede aziendale se si tratta di una ditta o società, la data di scadenza del comodato d’uso e la dicitura “intestazione temporanea per comodato d’uso”. Allo stesso tempo, viene emessa un’attestazione di avvenuta annotazione nell’Archivio Nazionale dei Veicoli, contenente le informazioni riportate nella dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà. Secondo la Circolare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Motorizzazione si limita a verificare la regolarità formale della documentazione, senza accertare la natura dei rapporti privatistici tra proprietario e comodatario, né la reale facoltà di concedere il veicolo in comodato a terzi.
Al termine del periodo concordato, l’auto torna a disposizione del proprietario, che deve chiedere alla Motorizzazione la cancellazione dell’intestazione temporanea e il ripristino della carta di circolazione, tramite una richiesta di duplicato. Se il comodatario rinuncia al veicolo prima della scadenza, l’intestatario deve presentare una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà che ne dia atto. Una volta concluso il comodato o in caso di restituzione anticipata, se il proprietario decide di affidare nuovamente l’auto a un altro soggetto, quest’ultimo dovrà richiedere l’emissione di un nuovo tagliando di aggiornamento. La mancata registrazione del comodato presso la Motorizzazione Civile comporta sanzioni amministrative che vanno da 728,00 a 3.636,00 euro, oltre al ritiro della carta di circolazione, così come previsto dall’articolo 94 del Codice della Strada.
Nel contratto di comodato di autovettura è fondamentale indicare i dati anagrafici e fiscali di comodante e comodatario, specificare il modello e lo stato di manutenzione del veicolo, stabilire la durata del contratto e la data di decorrenza, disciplinare l’uso consentito e le responsabilità per eventuali danni o riparazioni, precisare le condizioni per la restituzione anticipata in caso di necessità del proprietario, regolare gli oneri relativi a manutenzione, assicurazione e tassa di circolazione, dettagliare le eventuali modifiche o migliorie ammesse e stabilire che, al termine del rapporto, il veicolo debba essere riconsegnato al comodante nelle stesse condizioni, salvo il normale deperimento d’uso. Inoltre, è opportuno prevedere il divieto di subcomodato, definire il valore di stima del veicolo esclusivamente a fini di responsabilità per perimento, chiarire le modalità di risoluzione e di eventuale tacito rinnovo, oltre che la competenza del Foro in caso di controversie, specificando che ogni variazione al contratto deve avvenire per iscritto e che le disposizioni del Codice civile e delle altre leggi in vigore si applicano a tutte le questioni non espressamente disciplinate.
Fac Simile Comodato d’Uso Gratuito Auto Word
Il fac simile comodato d’uso gratuito auto Word può essere scaricato e modificato in modo da adattarlo a quelle che sono le proprie esigenze.
Modello Comodato d’Uso Gratuito Auto PDF Editabile
Il modulo comodato d’uso gratuito auto PDF editabile può essere compilato inserendo al suo interno i dati richiesti.