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In questa guida spieghiamo come segnalare la caduta di calcinacci e proponiamo un fac simile segnalazione caduta calcinacci Word e PDF da utilizzare come esempio.
Segnalazione di Caduta Calcinacci
Quando si verifica la caduta di calcinacci da un cornicione pericolante, occorre agire con rapidità per evitare che la situazione degeneri e produca danni a persone o cose. In un condominio, la prima azione da intraprendere consiste nel segnalare per iscritto all’amministratore l’edificio pericolante per fare in modo che si possa intervenire con la necessaria tempestività. L’obbligo di tutela delle parti comuni e della sicurezza di terzi incombe anzitutto sulla compagine condominiale, rappresentata dall’amministratore, il quale deve farsi carico degli interventi di ripristino più urgenti. Questo dovere scaturisce dalle norme del Codice civile, che stabiliscono precise competenze in materia di conservazione, manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni comuni. Nel caso in cui il rischio coinvolga la sicurezza di passanti o dei condòmini stessi, l’intervento deve essere immediato, e la tempestività è un fattore essenziale anche per evitare possibili responsabilità penali o civili qualora la mancata riparazione causasse un incidente.
Il Codice civile prevede che, se un intervento straordinario è urgente, l’amministratore possa ordinarne l’esecuzione senza attendere l’autorizzazione preventiva dell’assemblea. In queste circostanze, la procedura usuale è derogata perché prevale la necessità di eliminare con rapidità e urgenza la situazione di pericolo. L’amministratore deve poi riferire all’assemblea nella prima riunione utile, in modo che i condòmini possano ratificare la spesa già sostenuta. Qualora manchi questa ratifica, l’amministratore potrebbe non essere legittimato al rimborso delle somme anticipate a titolo di manutenzione. Se invece non sussiste un’urgenza tale da mettere a rischio l’incolumità delle persone, l’amministratore non è autorizzato a decidere interventi straordinari in autonomia, ma deve sottoporre la questione all’assemblea per la necessaria deliberazione.
Nei casi in cui i calcinacci cadano dal cornicione e la pericolosità sia manifesta, risulta opportuno agire spedendo all’amministratore una segnalazione formale con lettera raccomandata con ricevuta di ritorno. La lettera deve contenere tutti i dati utili per inquadrare correttamente la situazione, descrivendo con precisione lo stato di pericolo e sottolineando l’urgenza dell’intervento per evitare ulteriori danni. È importante indicare che la caduta di calcinacci espone chi transita sul marciapiede sottostante o nelle aree comuni del condominio a un rischio immediato, che potrebbe aggravarsi se non vengono effettuati i lavori di messa in sicurezza. Oltre alla descrizione della situazione di fatto, la comunicazione deve richiamare l’esistenza di norme giuridiche a tutela della pubblica incolumità e delle parti comuni dell’edificio, in modo da sollecitare l’amministratore a compiere gli atti necessari. Se l’amministratore, una volta ricevuta la segnalazione, non si attiva con solerzia e il rischio permane evidente, il singolo condomino può, in presenza di condizioni di eccezionale urgenza, farsi carico lui stesso dell’intervento, incaricando una ditta specializzata senza attendere oltre. La legittimità di questo comportamento trova fondamento nella giurisprudenza, che riconosce a chi anticipa le spese il diritto al rimborso quando l’urgenza è tale da non consentire ritardi. La prova dell’urgenza e dell’impossibilità di avvisare tempestivamente gli altri condòmini e l’amministratore spetta a chi agisce in via autonoma. Il condomino deve dimostrare che, se non avesse provveduto in prima persona, il pregiudizio per le persone o le cose sarebbe stato concreto e immediato. Soltanto in questo modo potrà ottenere il rimborso delle somme impiegate per rimuovere lo stato di pericolosità.
Talvolta, nonostante le sollecitazioni e l’evidente pericolosità, il condominio potrebbe non attivarsi. In queste circostanze, è possibile rivolgersi al sindaco, richiedendo un intervento d’urgenza a tutela della pubblica sicurezza. Il Testo Unico degli Enti Locali stabilisce che, in presenza di gravi pericoli per l’incolumità pubblica, il sindaco abbia il potere di adottare un’ordinanza contingibile e urgente, ordinando ai soggetti responsabili dell’edificio di procedere ai lavori necessari. Quest’ordinanza può anche scaturire da un accertamento d’ufficio svolto dal comune, nel caso in cui i tecnici comunali rilevino la presenza di un pericolo effettivo. L’ordinanza è fondata su tre presupposti: l’esistenza di un grave pericolo per le persone, l’imprevedibilità della situazione e l’urgenza di intervenire. Quando tutti questi elementi sono presenti, il provvedimento straordinario del sindaco può imporre al condominio un termine per avviare o completare i lavori di messa in sicurezza. Se il condominio non ottempera, l’amministrazione comunale può procedere in sostituzione, anticipando le spese ed esercitando poi il diritto di rivalsa nei confronti dei condòmini inadempienti. In simili eventualità, i proprietari risponderanno anche dell’ipotesi di mancata esecuzione di un provvedimento emesso dall’autorità pubblica, con possibili ricadute di natura penale.
La necessità di agire con rapidità e in modo corretto sotto il profilo formale sorge anche perché, in caso di danni a terzi derivanti dalla caduta di calcinacci, il condominio può essere chiamato a risponderne civilmente. L’articolo del Codice civile che disciplina la responsabilità per cose in custodia stabilisce un principio secondo cui il custode di una cosa (e, di conseguenza, tutti i condòmini, rappresentati dall’amministratore) risponde dei danni derivanti dalla medesima, salvo che provi il caso fortuito. La presenza di calcinacci o pezzi di cornicione che cadono normalmente non è un avvenimento riconducibile al caso fortuito, poiché denota una mancata manutenzione o un difetto di intervento, e ciò può facilmente tradursi in responsabilità risarcitoria.
Da questo quadro emerge con chiarezza che, quando si verifica la caduta di calcinacci, la prassi suggerita prevede innanzitutto l’invio della segnalazione all’amministratore, redatta in forma scritta e inoltrata con uno strumento che garantisca data certa, come la raccomandata. Questo conferma sia la volontà di mettere al corrente il rappresentante del condominio in merito allo stato di pericolo, sia la propria diligenza nell’avvisare tempestivamente chi di dovere. In secondo luogo, nel caso in cui il rischio sia immediato e non ci sia il tempo materiale per coinvolgere l’assemblea condominiale, l’amministratore ha il diritto-dovere di ordinare i lavori necessari. Qualora l’amministratore non eserciti questa facoltà, per motivi di inerzia o per mancanza di consenso da parte di altri condòmini, spetta a chi subisce le conseguenze del pericolo rivolgersi all’autorità comunale e, in extremis, attivarsi autonomamente, salvo poi chiedere il rimborso delle spese necessarie a scongiurare danni più gravi. Nel dettaglio, il rimborso per le spese anticipate dal singolo condomino è subordinato al riscontro dell’urgenza. L’onere di prova, come accennato, ricade sul condomino, che deve dimostrare che le opere non potevano attendere i normali canali deliberativi. La Cassazione sul punto è stata chiara nel riconoscere il diritto alla ripetizione delle somme sborsate, purché vi sia la dimostrazione che il pericolo era tale da non consentire ulteriori ritardi. Anche da un punto di vista pratico, è sempre consigliabile raccogliere documentazione fotografica dell’area interessata dal distacco di materiale, preventivi delle imprese, eventuali testimonianze di altri condòmini e tutte le prove che possano confermare la presenza di un rischio concreto.
Il ruolo del sindaco si rivela decisivo quando l’edificio pericolante costituisce un pericolo rilevante per l’incolumità collettiva e il condominio è inerte. A fronte di una segnalazione scritta e adeguatamente motivata, il sindaco può ingiungere con un’ordinanza gli interventi di messa in sicurezza o provvedervi direttamente, recuperando successivamente le spese. Tale potere straordinario trova la propria ragion d’essere nell’obbligo di garantire la sicurezza urbana e prevenire situazioni che possano nuocere ai cittadini. Laddove il condominio continui a non adempiere, l’autorità comunale dispone di strumenti coattivi per sostituirsi a chi avrebbe dovuto intervenire. Anche i singoli proprietari che non abbiano ottemperato all’ordinanza sono soggetti a sanzioni e potrebbero andare incontro a conseguenze sanzionatorie di carattere penale, oltre che a ingiunzioni di pagamento.

Fac Simile Segnalazione di Caduta Calcinacci Word
Di seguito si trova un fac simile segnalazione caduta calcinacci Word che è possibile utilizzare come bozza. Il documento di esempio è in formato DOC, può di conseguenza essere aperto e compilato con Word, convertito in PDF o stampato.
Fac Simile Segnalazione Caduta Calcinacci PDF Editabile
Il fac simile segnalazione caduta calcinacci PDF editabile può essere scaricato e compilato con i dati mancanti.