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In questa guida spieghiamo come funziona la dichiarazione di veridicità e proponiamo un fac simile dichiarazione di veridicità Word e PDF da utilizzare come esempio.
Dichiarazione Veridicità
La dichiarazione di veridicità nel curriculum vitae rappresenta una componente fondamentale in molti percorsi di selezione, specialmente quando si concorre a posizioni nella Pubblica Amministrazione o si partecipa a bandi di concorso pubblicati in Gazzetta Ufficiale. Il curriculum, infatti, non è soltanto un documento che illustra le tappe principali della carriera professionale o del percorso di studi di un candidato, ma acquisisce una valenza particolarmente formale nel momento in cui viene sottoscritto con un’autocertificazione. Questa sottoscrizione dichiara la veridicità di tutte le informazioni inserite e, in virtù delle disposizioni di legge vigenti, comporta responsabilità precise in caso di dichiarazioni false. L’obiettivo è garantire trasparenza e correttezza: chi organizza il processo di reclutamento, in particolare nella sfera pubblica, deve poter contare su documenti attendibili, mentre il candidato si assume l’impegno di fornire dati conformi alla realtà, pena sanzioni amministrative o persino penali.
La normativa di riferimento che disciplina la dichiarazione di veridicità è il d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, il quale ha razionalizzato la materia dell’autocertificazione e della semplificazione amministrativa. Questo decreto presidenziale stabilisce che chiunque sottoscriva un documento con dichiarazioni false, o con omissioni rilevanti rispetto alla verità, possa incorrere in responsabilità che vanno dalla reclusione al pagamento di ingenti sanzioni. La ratio di tali disposizioni è duplice: da un lato, si mira a ridurre il carico burocratico, poiché i cittadini possono presentare autocertificazioni al posto dei tradizionali certificati; dall’altro, si ribadisce con forza che la sottoscrizione di un documento ufficiale comporta conseguenze legali di primo piano.
All’atto pratico, la dichiarazione di veridicità nel curriculum vitae si traduce nella seguente formula: il candidato, indicando le proprie generalità e riferimenti, dichiara sotto la propria responsabilità che le informazioni riportate corrispondono al vero, in base agli articoli 46 e 47 del d.P.R. 445/2000. Inserendo questa clausola, chi scrive il CV fornisce garanzie a chi lo esaminerà, cioè i selezionatori, la commissione di concorso o il datore di lavoro, circa l’aderenza dei dati a quelli effettivamente riscontrabili nella realtà. Non deve sembrare un onere formale fine a se stesso, poiché, in mancanza di tale dichiarazione, ci si potrebbe trovare nell’impossibilità di partecipare a certi concorsi pubblici o di essere presi in considerazione per posizioni che richiedono un alto livello di responsabilità. Le informazioni che possono essere autenticate in questa autocertificazione riguardano, di solito, i dati anagrafici (cognome, nome, luogo e data di nascita, residenza, domicilio), la cittadinanza, la condizione di godimento dei diritti civili e politici, il possesso dei titoli di studio, la partecipazione a corsi di formazione, attestati e certificazioni professionali, l’iscrizione a registri o ordini professionali, la situazione lavorativa pregressa, l’assenza di condanne penali e così via. Tutto ciò che è oggetto di dichiarazione sostitutiva di certificazione può figurare nel curriculum corredato dalla dichiarazione di veridicità, a condizione che il candidato si assuma la responsabilità di rispondere di eventuali difformità. Se, per esempio, la persona avesse affermato falsamente di aver conseguito un master o di essere iscritta a un determinato albo professionale, la scoperta dell’incongruenza potrebbe comportare l’annullamento di ogni beneficio ottenuto e l’avvio di un procedimento penale. Ci sono però alcuni ambiti che non rientrano nella normale dichiarazione di veridicità da inserire nel CV. Si pensi ai brevetti industriali, ai marchi o ad altri documenti che, per la natura strettamente tecnico giuridica, richiedono l’esibizione di certificati specifici. Analogamente, in ambito sanitario, i certificati medici hanno una differente disciplina, in quanto devono essere rilasciati o avallati da un ente o da un medico competente e non possono essere semplicemente autocertificati. In questi casi, sarà necessario allegare le documentazioni richieste o produrre distinte dichiarazioni sostitutive, se consentito dalle norme vigenti. Esistono, infine, situazioni particolari, come la condizione di studente o di disoccupato, che potrebbero essere inserite nel curriculum, ma che non rappresentano un’informazione essenziale ai fini di un’autocertificazione vera e propria: si tratta di dati che non sempre risultano centrali nella valutazione del profilo professionale del candidato, anche se in taluni contesti possono rilevare. La dichiarazione di veridicità può essere resa da cittadini italiani, cittadini di Stati membri dell’Unione europea e di Paesi extracomunitari con regolare permesso di soggiorno, purché si trovino nelle stesse condizioni di reciprocità previste dalla legge. Vale la regola generale secondo cui l’autodichiarazione può essere resa soltanto dal diretto interessato, non essendo ammessa la firma di terzi, a meno che non si tratti di un legale rappresentante per motivi particolari: ad esempio, se il dichiarante è minorenne o si trova in condizioni di salute tali da non potersi recare fisicamente a sottoscrivere il documento. In questo caso, la firma avviene alla presenza di un pubblico ufficiale che certifica l’impossibilità del dichiarante di firmare in modo autonomo.
Per quanto riguarda la presentazione del curriculum con dichiarazione di veridicità, in generale non esistono forme rigide: la consegna può avvenire di persona, per posta raccomandata, via email o tramite PEC. L’importante, nel caso in cui si sia impossibilitati a firmare il CV fisicamente, è apporre una firma digitale o utilizzare altri strumenti che garantiscano l’integrità e l’autenticità del documento. Le amministrazioni pubbliche, soprattutto, sono particolarmente attente alla conformità formale dei documenti: un curriculum privo di dichiarazione, ma destinato a un concorso o a un bando, potrebbe determinare l’esclusione del candidato. Va inoltre ricordato che i selezionatori, in qualsiasi momento, possono chiedere di esibire copia di un documento di identità o ulteriori attestazioni che confermino le informazioni dichiarate, come titoli di studio o certificazioni linguistiche. L’inserimento della dichiarazione di veridicità non deve però indurre a pensare che sia sufficiente per evitare ogni problema: è comunque fondamentale che il CV sia redatto in modo serio, ben organizzato e senza approssimazioni. Uno degli errori più comuni consiste nel farsi prendere dalla tentazione di gonfiare i titoli o l’esperienza lavorativa, soprattutto quando si teme di non avere un profilo competitivo.
La dichiarazione di veridicità, dunque, rafforza la bontà e la credibilità del curriculum vitae, trasformando un documento di sintesi della propria storia formativa e lavorativa in un atto pubblico. Non è un passaggio puramente formale, ma un’assunzione di responsabilità da parte del candidato, il quale afferma consapevolmente che quanto riportato corrisponde alla realtà dei fatti. In tal modo, si instaura un rapporto di fiducia con l’ente o l’azienda che sta esaminando la candidatura: se quest’ultima appartiene a un ufficio pubblico, il candidato dimostra di essere pronto a rispettare le norme e a interagire con la Pubblica Amministrazione nella massima trasparenza; se invece si tratta di un datore di lavoro privato, l’autocertificazione può agevolare la verifica dei dati, evitando la richiesta continua di certificazioni e semplificando la burocrazia legata all’assunzione.

Modello Dichiarazione di Veridicità Word
Di seguito si trova un fac simile dichiarazione di veridicità Word che è possibile utilizzare come bozza. Il documento di esempio è in formato DOC, può di conseguenza essere aperto e compilato con Word, convertito in PDF o stampato.
Fac Simile Dichiarazione di Veridicità PDF Editabile
Il fac simile dichiarazione di veridicità PDF editabile può essere scaricato e compilato con i dati mancanti.